PsicopatologiaPsicopatologiaPsicopatologiaPsicopatologia
  • Home Page
  • Biografia
  • Area di intervento
  • Convenzioni
  • Contatti
✕

L’Ombra Ingannatrice: Quando l’Alcool Diventa Autoterapia

Pubblicato da Alfredo Grado on 13 Aprile 2025
Categorie
  • Psicologia
Tags
alcool giovani

L’idea di utilizzare l’alcool come forma di “autoterapia” è purtroppo diffusa, spesso tra i giovani moderni.

In momenti di stress, ansia, tristezza o disagio emotivo, la promessa di un rapido sollievo offerta da un bicchiere (o più) può apparire allettante. Tuttavia, dietro questa illusione di auto-cura si cela un meccanismo pericoloso e controproducente che, nel lungo termine, aggrava i problemi anziché risolverli.

L’alcool è infatti una sostanza psicoattiva che agisce sul sistema nervoso centrale, producendo effetti iniziali di rilassamento, disinibizione e temporanea euforia. Questa sensazione può sembrare un antidoto efficace contro le emozioni negative, il malessere interiore e le difficoltà della vita. Per chi soffre di ansia sociale, ad esempio, un bicchiere può abbassare le barriere e facilitare l’interazione. Per chi lotta contro l’insonnia, l’effetto sedativo può apparire un sonnifero naturale. Per chi è oppresso dalla tristezza, l’ebbrezza può offrire una momentanea fuga dalla realtà.

Questa apparente capacità dell’alcool di “anestetizzare” il dolore emotivo è ciò che lo rende una forma di autoterapia molto insidiosa. La persona impara, consciamente o inconsciamente, ad associare l’assunzione di alcool a un sollievo immediato, creando un circolo vizioso potenzialmente dannoso.

Sebbene l’alcool possa offrire un sollievo temporaneo, i suoi effetti a lungo termine sono tutt’altro che terapeutici:

  • Aggravamento dei Problemi di Salute Mentale: L’alcool è un depressivo del sistema nervoso centrale. Un uso regolare e prolungato può esacerbare i sintomi di ansia e depressione, portando a un peggioramento del quadro clinico preesistente. L’effetto “rimbalzo” dopo che l’alcool viene metabolizzato spesso intensifica l’ansia e la tristezza iniziali.

  • Dipendenza e Abuso: L’uso ripetuto di alcool come meccanismo di coping può facilmente sfociare in dipendenza. Il corpo sviluppa tolleranza, richiedendo quantità sempre maggiori per ottenere lo stesso effetto, e la sospensione provoca sintomi di astinenza fisici e psicologici, rendendo difficile interrompere l’uso.

  • Impatto sulle Relazioni: L’abuso di alcool può danneggiare le relazioni interpersonali, portando a conflitti, incomprensioni e isolamento sociale, paradossalmente peggiorando proprio quei sentimenti di solitudine e inadeguatezza che l’alcool mirava a lenire.

  • Problemi di Salute Fisica: Oltre ai danni psicologici, l’abuso cronico di alcool ha gravi conseguenze sulla salute fisica, aumentando il rischio di malattie epatiche, cardiovascolari, neurologiche e di diversi tipi di cancro.

  • Evitamento dei Problemi Reali: L’alcool come autoterapia non affronta le cause profonde del disagio emotivo. Anzi, funge da “cerotto” temporaneo che impedisce alla persona di confrontarsi con i propri problemi, sviluppare strategie di coping sane e cercare un aiuto professionale efficace.

Va ricordato che la vera terapia per il disagio emotivo non risiede nell’evitamento o nell’anestesia, ma nell’esplorazione, nella comprensione e nella gestione delle proprie emozioni e dei propri problemi. Un percorso terapeutico guidato da un professionista della salute mentale (psicologo, psicoterapeuta, psichiatra) offre strumenti e strategie efficaci per identificare le cause profonde del disagio. Comprendere le radici dei propri problemi emotivi è infatti il primo passo per affrontarli in modo costruttivo. Così come imparare strategie efficaci per gestire lo stress, l’ansia, la tristezza e la rabbia senza ricorrere a sostanze dannose. Utile è anche l’acquisizione di una maggiore comprensione dei propri pensieri, emozioni e comportamenti. Così come il rafforzamento delle risorse interne.

In conclusione, l’alcool come forma di autoterapia è un’illusione pericolosa. Il sollievo temporaneo che offre maschera un peggioramento a lungo termine dei problemi emotivi e può condurre alla dipendenza e a gravi conseguenze per la salute fisica e mentale. Se ti trovi a utilizzare l’alcool per gestire il tuo disagio, è fondamentale riconoscere questo schema e cercare un aiuto professionale. La vera terapia non offre una scorciatoia, ma un percorso di crescita e guarigione che porta a un benessere autentico e duraturo.

Alfredo Grado
Alfredo Grado
Dopo la Laurea in Sociologia conseguita presso l’Università di Napoli “Federico II” con una tesi sperimentale dal titolo “Controllo sociale e comportamento violento. Alla ricerca di nuovi schemi concettuali” ha conseguito la Laurea in Psicologia discutendo una tesi su “La rilevazione della simulazione di psicopatologia in ambito detentivo attraverso l’utilizzo del Minnesota Multiphasic Personality Inventory (MMPI)”. Ha completato un training quadriennale di formazione presso l’Istituto di Psicoterapia relazionale e familiare di Napoli -ISPPREF - e ha approfondito la conoscenza della Psicopatologia Clinica, per la quale si è dapprima specializzato presso l’Università di Roma “La Sapienza”e poi perfezionato nella gestione clinica dei disturbi di personalità .

Articoli che potrebbero interessarti

forze ordine
8 Giugno 2025

Il Silenzio Nascosto: Il disagio emotivo tra le Forze dell’Ordine


Leggi articolo
GESTIONE DELLO STRESS LAVORO
8 Giugno 2025

Il raptus non esiste!


Leggi articolo
Il disprezzo nelle relazioni di coppia
8 Giugno 2025

Il panorama affettivo giovanile


Leggi articolo
@2023 - Alfredo Grado.it - Tutti i diritti sono riservati al rispettivo proprietario
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.OkNoPrivacy policy
Puoi revocare il tuo consenso in qualsiasi momento utilizzando il pulsante Revoca il consenso.Revoca il consenso