L’idea di utilizzare l’alcool come forma di “autoterapia” è purtroppo diffusa, spesso tra i giovani moderni.
In momenti di stress, ansia, tristezza o disagio emotivo, la promessa di un rapido sollievo offerta da un bicchiere (o più) può apparire allettante. Tuttavia, dietro questa illusione di auto-cura si cela un meccanismo pericoloso e controproducente che, nel lungo termine, aggrava i problemi anziché risolverli.
L’alcool è infatti una sostanza psicoattiva che agisce sul sistema nervoso centrale, producendo effetti iniziali di rilassamento, disinibizione e temporanea euforia. Questa sensazione può sembrare un antidoto efficace contro le emozioni negative, il malessere interiore e le difficoltà della vita. Per chi soffre di ansia sociale, ad esempio, un bicchiere può abbassare le barriere e facilitare l’interazione. Per chi lotta contro l’insonnia, l’effetto sedativo può apparire un sonnifero naturale. Per chi è oppresso dalla tristezza, l’ebbrezza può offrire una momentanea fuga dalla realtà.
Questa apparente capacità dell’alcool di “anestetizzare” il dolore emotivo è ciò che lo rende una forma di autoterapia molto insidiosa. La persona impara, consciamente o inconsciamente, ad associare l’assunzione di alcool a un sollievo immediato, creando un circolo vizioso potenzialmente dannoso.
Sebbene l’alcool possa offrire un sollievo temporaneo, i suoi effetti a lungo termine sono tutt’altro che terapeutici:
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Aggravamento dei Problemi di Salute Mentale: L’alcool è un depressivo del sistema nervoso centrale. Un uso regolare e prolungato può esacerbare i sintomi di ansia e depressione, portando a un peggioramento del quadro clinico preesistente. L’effetto “rimbalzo” dopo che l’alcool viene metabolizzato spesso intensifica l’ansia e la tristezza iniziali.
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Dipendenza e Abuso: L’uso ripetuto di alcool come meccanismo di coping può facilmente sfociare in dipendenza. Il corpo sviluppa tolleranza, richiedendo quantità sempre maggiori per ottenere lo stesso effetto, e la sospensione provoca sintomi di astinenza fisici e psicologici, rendendo difficile interrompere l’uso.
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Impatto sulle Relazioni: L’abuso di alcool può danneggiare le relazioni interpersonali, portando a conflitti, incomprensioni e isolamento sociale, paradossalmente peggiorando proprio quei sentimenti di solitudine e inadeguatezza che l’alcool mirava a lenire.
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Problemi di Salute Fisica: Oltre ai danni psicologici, l’abuso cronico di alcool ha gravi conseguenze sulla salute fisica, aumentando il rischio di malattie epatiche, cardiovascolari, neurologiche e di diversi tipi di cancro.
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Evitamento dei Problemi Reali: L’alcool come autoterapia non affronta le cause profonde del disagio emotivo. Anzi, funge da “cerotto” temporaneo che impedisce alla persona di confrontarsi con i propri problemi, sviluppare strategie di coping sane e cercare un aiuto professionale efficace.
Va ricordato che la vera terapia per il disagio emotivo non risiede nell’evitamento o nell’anestesia, ma nell’esplorazione, nella comprensione e nella gestione delle proprie emozioni e dei propri problemi. Un percorso terapeutico guidato da un professionista della salute mentale (psicologo, psicoterapeuta, psichiatra) offre strumenti e strategie efficaci per identificare le cause profonde del disagio. Comprendere le radici dei propri problemi emotivi è infatti il primo passo per affrontarli in modo costruttivo. Così come imparare strategie efficaci per gestire lo stress, l’ansia, la tristezza e la rabbia senza ricorrere a sostanze dannose. Utile è anche l’acquisizione di una maggiore comprensione dei propri pensieri, emozioni e comportamenti. Così come il rafforzamento delle risorse interne.
In conclusione, l’alcool come forma di autoterapia è un’illusione pericolosa. Il sollievo temporaneo che offre maschera un peggioramento a lungo termine dei problemi emotivi e può condurre alla dipendenza e a gravi conseguenze per la salute fisica e mentale. Se ti trovi a utilizzare l’alcool per gestire il tuo disagio, è fondamentale riconoscere questo schema e cercare un aiuto professionale. La vera terapia non offre una scorciatoia, ma un percorso di crescita e guarigione che porta a un benessere autentico e duraturo.