Negli ultimi anni si abusa spesso del termine depressione. Dimenticando che la diagnosi è una componente importante della comunicazione che si instaura tra lo specialista e i pazienti o colleghi. La diagnosi è indispensabile per fare intraprendere decisioni logiche riguardanti quale intervento intraprendere o se è il caso di non intervenire affatto. Allora diventa importante chiarire che una diagnosi rassicura il paziente sul fatto che la sua situazione non è unica, che non è qualcosa di strano, misterioso e inspiegabile, che esiste un bagaglio di conoscenze che può portare una qualche forma di aiuto. La diagnosi può ridurre i sentimenti di colpa o colpevolizzanti. Può far superare concetti vaghi come quello di “debolezza di carattere”.
Ma cos’è la depressione?
Sicuramente è uno dei disturbi psichici più comuni e invalidanti: ma soprattutto disturbo dell’umore. Secondo il principale manuale diagnostico in uso (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fifth Edition, anche noto come ‘DSM-5’), i disturbi depressivi sono diversi tra loro e possono essere distinti sulla base della sintomatologia oppure dell’eziologia (ossia, delle cause). Nella tipologia di disturbi depressivi suddivisi per sintomi, troviamo: • disturbo depressivo maggiore (o depressione maggiore); • disturbo depressivo persistente (o distimia); • altro disturbo depressivo specificato o non specificato.
Nel secondo caso, invece, ci si riferisce a:
• disturbo disforico premestruale; • disturbo depressivo associato/dovuto ad un’altra condizione fisica; • disturbo depressivo iatrogeno, ovvero indotto da sostanze e/o farmaci.
Tali disturbi possono presentarsi con una sintomatologia piuttosto eterogenea e con diversi livelli di gravità in base al disturbo specifico, che comprende:
- umore depresso;
- disfunzione cognitiva e/o motoria;
- spossatezza;
- perdita di attenzione;
- assenza/diminuzione d’interesse rispetto alle attività di piacere;
- disturbi del sonno;
- pensieri suicidari.
La presa in carico del paziente con depressione avviene mediante un approccio multidisciplinare e personalizzato. Sarà condotta un’accurata valutazione tramite colloqui e strumenti diagnostici al fine di comprenderne la gravità, valutare i sintomi specifici e l’impatto sulla vita quotidiana. Verranno raccolte informazioni sulla storia medica, le esperienze passate con trattamenti ed eventuali fattori di stress attuali. Successivamente, all’utente e alla famiglia verrà illustrata la sintomatologia del disturbo e le opzioni di trattamento. Il tutto, al fine di promuovere una maggiore consapevolezza e collaborazione nel percorso terapeutico.